APRIAMO LE PORTE ALL’ISLAM
Ascanio Celestini – Internazionale 14 novembre 2015
Questo è il momento migliore, anzi è l’unica cosa intelligente e persino furba che possiamo fare.
Sono uscito dal teatro nel quale ho fatto spettacolo e in un bar, dove ho preso un caffè per arrivare sveglio a casa, ho appreso della strage in corso in Francia. Nel mio quotidiano si è infilata questa coltellata. Così è successo a me e penso che sia successo anche a tanti altri. Ma ho sentito anche Salvini e l’ho sentito rimbalzare per tutto il giorno successivo in televisione e in rete.
“Chi mi parla dell’islam moderato lo prendo a calci in culo” scrive e “non è più il momento dell’ipocrisia, delle sfilate e dei minuti di silenzio, questa è una guerra, serve un intervento militare internazionale subito in Siria ed in Libia”.
L’ha detto il migliore degli urlatori che conosce il tono più appropriato per rimbombare nelle pance degli italiani e farle risuonare più del cervello.
E invece no.
Non sono d’accordo nemmeno un po’. Nemmeno se avessero ucciso persone che conosco.
Per ore ho cercato i miei amici a Parigi. Li ho sentiti sconvolti. Mi dicono “eravamo fuori a poche centinaia di metri. Siamo sotto shock, ma…”, “C. sta chiusa in casa, un po’ di paura, aspettiamo domani per capirci qualcosa…”, “io tutto bene…”, “tutto bene. nessun morto in famiglia, ma sto in Lussemburgo, chissà se ci lasciano tornare in Francia. Un abbraccio”, “…una punta di vera disperazione per il mondo in cui viviamo” e “noi bene. A casa per fortuna”.
Faccio un paragone che sembra azzardato, ma sono convinto che non lo sia. Nel nostro paese è stato possibile chiudere i manicomi perché gli infermieri e i medici che ci lavoravano si sono ribellati contro i medici e gli infermieri che gli lavoravano accanto e volevano (per paura, per interesse personale, per ideologia, per stupidità, per morbosità) tenere in piedi quel tritacarne umana che era il manicomio. La stessa forza dobbiamo trovarla nelle donne e negli uomini di religione islamica che vogliono e devono aiutarci a combattere dall’interno questo tumore violento. Le bombe non serviranno a nulla. Inaspriranno la violenza, moltiplicheranno gli assassini, trasformeranno i pacifici in guerriglieri. Sarà duro e forse anche pericoloso. Ma bisogna saltare da questa finestra perché non c’è una minestra in alternativa.